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I retini di fondo fanno parte della tecnica di ricamo a fili contati di facile e veloce esecuzione. Si dividono in punti di riempimento, punti a fili tirati, punti a fili tirati e tagliati. E' una tipologia di ricamo molto diffusa e varia da paese a paese per la scelta delle tele, dei colori e dei disegni ed è spesso usato insieme ad altre tecniche, dando luogo ad una ricca varietà di combinazioni. La sua origine s'intreccia con quella dei merletti; quasi certamente la provenienza è dalla trina detta di Venezia, del XVII secolo quando vi fu l'esigenza di creare degli indumenti con caratteristiche di leggerezza e trasparenza. Si iniziò così a sfilare le tele, arrivando gradualmente nel tempo a creare i merletti. Il ricamo a fili tirati, quando eseguito su tele sottili come la batista, imitava perfettamente la leggerezza dei merletti e pertanto, favorita dall'introduzione di forti tasse sull'importazione dei merletti veneziani, si diffuse in tutta Europa. Nacquero così, sopratutto nei paesi dell'Europa settentrionale diversi stili:
Point de Dresde, Point de Saxe in Germania (le immagini sono a meta' pagina, cercare "Pulled threadwork"), merletto su mussola di Bohemia, merletto
Tonder in Danimarca,
Flemish in Belgio. Più tardi nel corso del XVIII e XIX secolo, una varietà di questi ricami si diffuse in Scozia (
Ayrshire - Flowering work) ed in Irlanda. I ricami con i retini di fondo si ritrovano anche in Inghilterra (
blackwork o
blackwork elisabettiano) ed in Spagna (ricamo di Spagna, colorato dovuto all'influenza della cultura moresca). Molti di questi lavori tradizionali diedero origine a ricami ancora oggi molto diffusi come quello Danese (
Hedebo) e lo
Schwalm tedesco noto da noi come ricamo d'Assia. Nelle aree del Mediterraneo orientale vengono tutt'ora usati fili colorati e di metallo insieme con una più ampia gamma di punti. Lavori antichi si trovano in Grecia, in Turchia, in Persia ed in India. In Italia il ricamo a fili tirati (o retini di fondo) si diffuse altrettanto rapidamente e fu abbinato con altri punti dando origine a diversi stili (es. Sorbello, Casalguidi, Ars Panicalensis, sfilato siciliano, intaglio ecc.).
Questa tecnica fu usata specialmente per abbellire e completare i capi d'abbigliamento come bonnet, grembiuli, polsini, gilet. Oggi viene impiegata per la confezione di tende, tovaglie, pannelli e altri manufatti per la casa. I lavori appaiono come fondi traforati: una serie di punti a fili tirati per coprire le parti di un disegno (fiori, foglie, volute e fregi) delimitato dai contorni eseguiti a punto catenella, erba, palestrina . Avvalendosi di moltissimi punti si ottengono "effetti" diversi. I tessuti usati tradizionalmente erano i lini di varia consistenza ricamati con fili in tinta.
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