sabato 24 marzo 2012

Ricamo di Bricco

Il “Ricamo di Bricco” nacque in un piccolo paese della provincia di Cuneo dove, alla fine del 1800, la Contessa Tarsilla Petitti di Roreto, riprendendo un ricamo che decorava un camice sacerdotale settecentesco in suo possesso, decise di fondare un laboratorio nel quale le ragazze povere del paese trovarono lavoro ricamando capi d’arredamento e da corredo sui quali venivano riprodotti i fiori ed i pavoni del camice. La finissima batista del camice venne sostituita da stoffe tessute in casa ed i fili, di lino e d’argento, da filati più grossi come il Perlè n° 5 in bianchi, ecrù, blu o rossi. Generalmente per ogni lavoro venne usato un filato di un solo colore. Il risultato finale fu un ricamo rustico ma molto fresco e gradevole. Tale il succeso che su Mani di Fata del 1930 vennero riportati fotografie e schemi di lavoro del punto Bricco, come anche in Ricami d’Italia, raccolta a cura della redazione Casabella sui lavori ad ago, il ricamo di Bricco ebbe un ampio spazio. La morte di Tarsilia avvenuta nel1937 e gli eventi bellici causarono un declino del laboratorio e l'abbandono del ricamo di Bricco.
Grazie a ricerche e studi condotti da Gisella Tamagno, promotrice e coordinatrice del Circolo di Ricami dell'Associazione Culturale "il Quadrifoglio", il ricamo di Bricco è stato riportato in luce negli ultima anni del XX secolo.
Il “Bricco” compone disegni stilizzati di pavoni, fiori, volute lavorati prevalentemente a punto festone, fatto spesso e rado, con l’aggiunta di particolari a punto erba, nodini e Rodi.

Il camice sacerdotale (non è esposto) che ha ispirato il ricamo di Bricco si trova nella Chiesa di S. Grato a Bricco de Faule (CN).

Libri
NOTA l'immagine si riferisce ad un lavoro eseguito da Gisella Tamagno per "Un Natale da Ricamare" con Tuttoricamo, 2008 . Mani di Donna.

1 commento:

  1. Credo che tu abbia fornito un panorama completo sul Ricamo di Bricco. Ti ringrazio per avermi aiutata a divulgare notizie su questa tecnica piemontese alla quale sono molto affezionata....ed ora speriamo che tante persone sentano il desiderio di cimentarsi con fiori, pavoni e ghirigori a punto festone. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Buon lavoro! Gisella

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