martedì 30 settembre 2014

Filet in tondo

Del filet in tondo ancora non abbiamo parlato in questo blog ma le nostre lettrici più attente avranno sicuramente letto la recensione del libro Filet in tondo di Enza Termine e Carmela Tralli. 
Ri-pubblichiamo, per tutte le appassionate, il materiale che Enza aveva messo a disposizione di TuttoRicamo...


La rete a rosoni non è una variante del Filet tradizionale, ma è una tecnica di lavorazione della rete in tondo che nasce parallelamente allo sviluppo del Filet classico. Uno dei documenti principali a testimonianza di ciò, da cui sono tratte le immagini seguenti) è stato scritto da Thérèse de Dillmont (1884) nella Encyclopedia of needlework, che oltre a spiegare le tecniche della rete classica dedica un articolo alla Rete in tondo.











 


Altra testimonianza è data da quest’ultima immagine (tratta da Modern Priscilla, Christmas and Pilgrim Tercentenary Number, Vol. XXV, No. X, Dec 1920), scaricabile dal sito della Antique Pattern Library, che rappresenta un cuscino realizzato unendo le due tecniche, dalla quale si evince che la parte interna è stata realizzata con la tecnica classica, mentre quella esterna è stata lavorata con giri successivi in tondo.


Diversamente da quella diagonale (tradizionale) la rete lavorata in tondo è poco conosciuta ed ha origini incerte, si pensa che risalga alle antiche civiltà egizie, come dimostra l’immagine sottostante, tratta da Lacis by Carità, Sampson Low, Marston & Co. Ltd., London, 1909, che narra di un esemplare lavorato in tondo ritrovato in una tomba egizia nel periodo romano ( tra il III e il VII sec a.c.).
In Sicilia quest’arte viene gelosamente custodita da pochissimi amatori del filet, che vivono in paesini di mare, dove la lavorazione della rete a rosoni un tempo si intrecciava all’attività della pesca. 
La tecnica dell’esecuzione della rete a rosoni è identica a quella della rete dritta, ma mentre qui si lavora in giri di andata ed in giri di ritorno, nell’esecuzione della rete a rosoni si lavora sempre girando attorno alle maglie avviate, aumentando e diminuendo a seconda della forma che si vuole eseguire. 
La rete viene lavorata utilizzando l’ago modano e delle asticciole di diversa misura, che si adoperano a seconda del centro da realizzare o del filato che si utilizza (Enciclopedia dei lavori femminili, Mani di Fata). 
La seguente immagine è un esempio delle possibili applicazioni della rete circolare (lavoro realizzato da Enza):


Bibliografia
  • Enciclopedia dei lavori femminili, Mani di Fata, pp. 463 – 467 
  • Rivista “La rete a rosoni”, Mani di Fata, 1982 
  • “Lacis” by Carità, Sampson Low, Marston & Co. Ltd., London, 1909, pp. 93 - 94, scaricabile dal sito dell'Universita' dell'Arizona. 
Libri
Dal 2009, data della prima pubblicazione su TuttoRicamo, Enza ne ha fatto di strada e sul suo sito c'è un ricchissimo tutorial con dettagliate spiegazioni e video.


NOTA: precedentemente pubblicato su TuttoRicamo.com, di cui questo blog è la continuazione.

2 commenti:

  1. Meraviglioso!
    Una tecnica che non conosco. Bellissima

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  2. Mi sono appena iscritta al vostro blog: per una alle prime armi con il ricamo (come me) mi sembra davvero interessante..Se avrete il tempo di farmi visita nel mio piccolo nuovo blog, vi accolgo molto volentieri!!!

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