realizzato dall'Associazione De Fabula (Lidia Gatto) |
Il riporto genovese è un ricamo per applicazione molto praticato nella città ligure tra il XVI e XVIII secolo. Secondo testimonianze settecentesche era già in uso in epoca romana.
Uno degli esempi più antichi di riporto, databile verso la fine del Cinquecento (Collezione di Palazzo Spinola, Genova) è rappresentato da un fondo in raso giallo su quale sono applicati riporti in taffetà rosso da cui si diramano foglie ed infiorescenze in raso verde, bianco e azzurro. Databile verso la metà del Seicento, altri teli con applicazioni in velluto, caratterizzate da una dominante cromatica, a volte azzurra,altre rossa su disegni di foglie d'acanto che si allargano in ampie volute. Il tessuto di fondo più usato nel Seicento è quello in colore giallo. Questo tipo di ricamo era in prevalenza usato su tessili destinati all'arredo liturgico. Con il XVIII secolo, i ricami a riporto ebbero un ruolo da protagonista nel decoro delle portiere, presenti nei più importanti palazzi aristocratici e riportanti spesso decori con la stemma di famiglia. Tipici di questo periodo sono le applicazioni con sete variopinte.
L'associazione De Fabula, Giaveno Ricama, la scuola Ricami e Legami e l'associazione Fili di Luna di Sarzana (SP) stanno collaborando ad una studio sul riporto genovese ed il ricamo Bandera.
realizzato dall'Associazione De Fabula (Matilde De Benedetti) |
Bibliografia e libri
- G.Morazzoni "Ricami genovesi" Milano 1952.
- N. Rothstein "Silk Designs in Eighteen Century" Londra 1990.
- M. Cataldi Gallo "Tessuti" Genova 1999.
- M. Castaldi Gallo "Uniformità di decori e armonia di colori: i tessili nell'arredo seicentesco, in Genova nell'età barocca." Bologna 1992.
- Filo, Ricamo, Nodi e Colore - L'origine dei punti - curato dalla Provincia di Udine.
NOTA Testo redatto da da Rosalba Niccoli (Associazione De Fabula) , precedentemente pubblicato su TuttoRicamo.com, di cui questo blog è la continuazione.
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